
Il Giorno dei Defunti è una ricorrenza speciale in cui le persone commemorano e ricordano coloro che sono deceduti. Celebrata in diverse culture e tradizioni di tutto il mondo, questa giornata è un momento per onorare i defunti e riflettere sulla vita e sulla morte.
Nella maggior parte delle tradizioni, in questo giorno molte persone visitano le tombe dei propri cari scomparsi, portando fiori e accendendo candele. È un momento di connessione con il passato, di condivisione di storie e soprattutto di ricordi, di espressione del profondo affetto per coloro che non sono più con noi.
Le usanze possono variare notevolmente da una cultura all’altra. In Messico, ad esempio, il “Dia de los Muertos” è celebrato con colorati altarini decorati con cibo, bevande, oggetti preferiti e fotografie dei defunti. In molti paesi europei, come in Italia, le persone possono partecipare a messe speciali e visitare i cimiteri per decorare le tombe.
In questo contesto, non si può non citare la Tomba Brion: un’opera architettonica unica ed affascinante situata a San Vito Altivole, in Italia. Progettata dall’architetto Carlo Scarpa, questa tomba è un monumento che si distingue per la sua bellezza e complessità.
Commissionata dal poeta Giuseppe Brion come luogo di sepoltura per lui e la sua famiglia, la Tomba Brion si distingue per l’uso innovativo dei materiali e per il modo in cui si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante. Le forme geometriche, le superfici riflettenti ed i dettagli curati rendono questa tomba una testimonianza straordinaria di creatività e design.
Ogni dettaglio di quest’opera sembra studiato per suscitare emozioni e stimolare la contemplazione. I giochi di luce e ombra, i percorsi intricati e gli elementi naturali integrati nell’architettura creano un’atmosfera unica e suggestiva.
La Giornata dei Morti è un momento di empatia ed unità, in cui le persone condividono il proprio dolore della perdita e celebrano le vite dei loro cari.
È un’occasione per riflettere sulla transitorietà della vita e per trovare conforto nella memoria di coloro che sono venuti prima di noi.
L’opera, oggetto di reinterpretazione da parte di Sofia e Marco Splendore, sarà battuta ad un’asta il cui devoluto andrà a sostenere la nostra causa: realizzare una scuola, un asilo ed un’infermeria in un piccolo villaggio del Madagascar.