Aldi e Wip ancora insieme alle Cupole
La rigenerazione del retail a San Giuliano Milanese: un nuovo Aldi va ad aumentare l’offerta de Le Cupole.
Wip consegna in tempi record il magazzino di 800 mq che va rivitalizzare il centro commerciale.
Un’operazione a cuore aperto che è stata subito accolta positivamente dai clienti e che testimonia la vitalità della GDO.
Avevano già cantato vittoria : il Mall è morto, è finita ! Era il famoso fenomeno dei Dead Malls in America, tanto strombazzato.
Come se il centro commerciale fosse la radice di tutti i mali, come se una volta “estirpati” i centri commerciali, si sarebbero risolti tutti i problemi, dal riscaldamento globale, al razzismo, fino ad oggi alla pandemia.
Invece scopriamo che la gente ha ancora piacere ad andare a fare la spesa, la gente ha ancora piacere ad incontrarsi, la gente insomma si ritrova in questi posti “maledetti” e non nessuno si scandalizza, vivaddio.
Naturalmente non stiamo dicendo che tutti i centri commerciali siano belli, che tutti meritino di restare in piedi. Anzi : molti, moltissimi vanno rigenerati profondamente, devono diventare “luoghi di esperienza”, non basta il solito ipermercato con i soliti negozi, ci vuole fantasia e grande voglia di cambiare.
Però se chiudiamo i centri commerciali e li costringiamo all’estinzione prematuramente, la gente non ci può più andare; ma perché, se sono tra i luoghi più vigilati e più controllati (e più frequentati)?
Mistero. Oppure no, c’è qualcosa d’altro.
Facciamocene una ragione, non c’è niente di male a fare un po’ di shopping, a fare qualche “vasca” nella galleria commerciale e soprattutto si deve muovere questa benedetta economia fatta anche di consumo, di acquisti ! E poi come dice Rem Koolhaas: il retail è rimasto uno dei pochi luoghi pubblici esistenti.
Perché è ben curato, è ben progettato da professionisti, si rinnova continuamente perché è sottoposto continuamente al giudizio popolare. Cioè se piace, viene frequentato, se non piace viene abbandonato.
E’ così semplice. Certo, molte volte il kitsch è in agguato, ma bisogna dare a tutti la possibilità e la libertà di poter fare la spesa e giudicare.
Noi non abbiamo la puzza sotto il naso e lo diciamo da tempo, il commercio non è solo un’attività economica lucrativa, che dà stipendio a molte migliaia di persone, ma è soprattutto un servizio, sì, avete capito bene: un servizio! Certo non si salvano le vite come accade in ospedale, ma qui la gente viene “servita”, vengono dati dei servizi utili, e scusate se è poco.
Allora per noi lavorare su un progetto di centro commerciale vuol dire pensare innanzitutto alle persone che ci andranno, a servirle, a creare dei luoghi interessanti, funzionali, dove possano trovarsi bene.
Non è innanzitutto un problema estetico, ma viene messa in gioco la capacità di creare luoghi, di dare spazi interessanti e vitali, in cui ci si possa riconoscere.
Così abbiamo vissuto l’avventura de Le Cupole, questo centro commerciale a San Giuliano Milanese, affacciato sull’arteria storica della via Emilia.
Era stato concepito senza àncora food e aveva sempre sofferto, stretto tra un centro commerciale di Esselunga e un Carrefour, due insegne storiche con un traino food importante. Allora WIP architetti è stata coinvolta per un’operazione “a cuore aperto”, ovvero inserire ALDI con 800 circa mq di vendita nella galleria.
Una sorta di “trapianto di cuore”, per dare nuova energia al Centro e generare nuovo footfall. Questo sforzo imprenditoriale di sviluppo coraggioso accade proprio in un momento delicato come oggi….in cui c’è bisogno della massima cura per la salute della GDO.
Noi la chiamiamo “la cura del mall”, la rigenerazione del retail per dare una nuova carica.
Questa avventura è andata a buon fine, i lavori sono stati ultimati in tempo record, nonostante tutte le restrizioni, e il pubblico fin dai primi giorni inizia a dare un riscontro molto positivo (si parla di 5.000 presenze il primo giorno).
Questo è un tipo di lavoro che può essere esemplare: riempire gli spazi vuoti, trasformare con pazienza, suturare le ferite e fare in modo di rinnovare dall’interno la macchina commerciale in avaria.
Il nostro compito non è inventare una nuova storia, ma saper ascoltare le storie che già ci sono e valorizzarle.
Così le Cupole adesso si presenta