WiP Architetti e la cultura del progetto

Da sempre il teatro è il luogo di una rappresentazione, un evento che coinvolge attori e spettatori. Sulla scena si incontra la vita raccontata, simulata e sognata. C’è poi un contratto, una tacita accettazione di una finzione. Per cui noi spettatori sappiamo che ciò che vediamo non è reale, ma al contempo partecipiamo al gioco. Accettiamo “l’irrealtà” del teatro, perché vogliamo star dentro anche noi a questo sogno, anche se il teatro “non esiste” come diceva Carmelo Bene. Quindi il progettista che predispone, ristruttura o rigenera il luogo-teatro, ha la responsabilità di tracciare i confini di questo piccolo mondo, questo recinto dove accade qualcosa. Le assi del palcoscenico sono il nuovo suolo di un luogo immaginario ed effimero , dove al contempo c’è una costruzione, una tecnologia complessa che viene messa in circolo. Tutto questo è cultura del progetto. Wip Architetti crede nel lavoro progettuale come un contributo alla cultura italiana. Il teatro è uno dei luoghi più importanti sulla scena urbana per fare incontrare le persone e ricreare ogni volta la magia dello spettacolo. Siamo quindi orgogliosi di avere all’interno del nostro gruppo Renato Zanatta, Responsabile dell’area Engineering di WiP , che da anni lavora nel campo dell’ingegneria, con particolare riguardo alla conservazione e al restauro di edifici storici. Tra i lavori più rappresentativi ha seguito il Teatro Comunale “Mario del Monaco” e il “Teatro delle Voci”, a Treviso.

Nel primo caso, la sfida è stata quella di progettare gli impianti termotecnici, per aprire nuovamente le porte del teatro dopo la dichiarazione di inagibilità, risalente al 1998. Nel secondo caso, invece, la progettazione degli impianti tecnologici è stata finalizzata ad un cambio di destinazione d’uso della struttura: un ex cinema risalente ai primi anni ‘60, conosciuto come La Perla o l’Eden, a seconda dei periodi storici, che è stato trasformato in uno studio teatrale di registrazione polifunzionale.

Il Teatro “Mario del Monaco”, in particolare, racchiude le tipicità del teatro all’italiana con più ordini di palchi ed è stato il primo della città. Chiamato inizialmente Teatro Onigo, è stato inaugurato nel 1692 per volere del conte omonimo Flavio Onigo ed è oggi annoverato tra i 24 teatri italiani “di tradizione”. Decorazioni pittoriche, stucchi scolpiti e balaustre rococò di tessuto trapuntato con perle di Murano rendono unico questo luogo. Dopo l’abbandono e la riedificazione su disegno di Antonio Galli da Bibbiena, fu distrutto da un incendio nel 1868 e ricostruito su progetto di Andrea Scala, già autore dei teatri di Udine, Trieste e Pisa. La facciata, che porta la firma di Giovanni Miazzi, resta ancora quella originale.

Il Teatro delle Voci, invece, è un innovativo teatro polifunzionale, la cui realizzazione risale agli inizi del nuovo millennio, per la precisione al 2003, quando nel quartiere di San Liberale è stato riaperto l’edificio che ospitava il cinema. La struttura ha conosciuto così una seconda vita, ispirata ai grandi teatri dell’avanguardia europea come la nuova Opéra de la Bastille parigina.

È stata quindi realizzata una serie di paratie mobili, così come i palcoscenici su montacarichi intercambiabili, mimetizzati sotto il pavimento e adattabili a diversi scopi, dall’ambito teatrale a quello musicale e della danza. La vecchia sala proiezioni – totalmente insonorizzata – oggi funziona anche come importante studio di registrazione, grazie alle sue speciali caratteristiche: da un lato, la possibilità di modificarne lo spazio interno, dall’altro, l‘integrazione di questo ambiente con una serie di tecnologie all’avanguardia. Tra coloro che lo hanno già utilizzato, come addetti ai lavori, e quelli che ne hanno goduto come semplici spettatori, circola già una definizione insolita, che lo designa come una vera e propria “palestra” nel settore delle arti performative. L’esperienza di Renato Zanatta copre tutti gli ambiti che vanno dalla progettazione preliminare a quella esecutiva, passando per la stesura della documentazione relativa agli impianti – necessaria per i protocolli normativi ed il rilascio conseguente delle autorizzazioni – fino alla direzione dei lavori in fase di esecuzione.

E’ una delle tante professionalità di WiP che ci piace raccontare: un mosaico fatto di persone e di lavoro progettuale.

Per saperne di più

https://teatrodellevoci.com/

https://www.teatrostabileveneto.it/treviso/

Redazione
Redazione
Marketing e Comunicazione
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Marco Splendore

Tra sogni e architettura

La giornata Internazionale dei Sogni è una celebrazione speciale che si tiene il 25 Settembre di ogni anno. Questa giornata è dedicata a riflettere sul potere dei sogni e sull’importanza di perseguire le nostre aspirazioni con determinazione e passione

Leggi Tutto »
Nicola Di Troia

Office Observer

Ci è stato chiesto: “Perché un affermato studio di architettura apre una nuova sede a Barletta?” E perché no? È un fatto di persone, luoghi

Leggi Tutto »
Paolo Viola

Le opere di difesa

Per le opere interne di banchina e comunque disposte lungo il perimetro degli specchi acquei portuali la loro forma deve essere preferibilmente quanto più possibile articolata.

Leggi Tutto »
Nicola Di Troia

WiP per il mondo di domani

Il pilastro fondamentale dell’architettura è il legame tra artificio dell’uomo e natura: per questo in questo settore il gioco di squadra è una prerogativa imprescindibile. Lo dimostra WiP Architetti, realtà con un team di oltre 70 professionisti che ogni giorno lavora per contribuire alla realizzazione di un mondo più bello, equo e sostenibile.

Leggi Tutto »